Paesaggi dell’anima di Anastasiya Voskoboinikova
a cura di Pierluigi Berto e Francesca Longo
14 – 28 giugno 2018
Montale afferma che i poeti dialogano continuamente con i poeti che li hanno preceduti, sicuramente questa affermazione è vera anche per i pittori. La tecnica è uno strumento essenziale per il pittore, come la grammatica per lo scrittore, e Anastasyia la conosce bene, proprio perché l’ha appresa, giorno dopo giorno, copiando i dipinti dei maestri esposti all’Hermitage di San Pietroburgo, ai Musei Vaticani poi.
I suoi paesaggi, realizzati dal vero, traducono l’emozione dello stato d’animo dello sguardo che li ha concepiti nel momento dell’esecuzione. Emozione, sentimento, stati d’animo. La maestria dell’autrice ci impone uno sguardo ravvicinato, interrompe il flusso caotico dei pensieri e costringe l’osservatore a interrogarsi su quanto vede. Anastasyia ci accompagna per mano nei suoi luoghi, che diventano nostri.